“Vogliano le donne felici e onorate dei tempi avvenire rivolgere tratto tratto il pensiero ai dolori e alle umiliazioni delle donne che le precedettero nella vita, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro apersero e prepararono la via alla non mai prima goduta, forse appena sognata felicità!” – Cristina Trivulzio di Belgiojoso, 1866
A Milano, il 15 settembre 2021, la Fondazione Brivio Sforza posa il primo monumento dedicato ad una figura storica femminile in piazza Belgiojoso.
Nel 150° anniversario dalla sua morte, la Fondazione Brivio Sforza, in collaborazione con Le Dimore del Quartetto e con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Milano, installa in Piazza Belgioioso a Milano una statua a lei dedicata, opera dello scultore Giuseppe Bergomi. Il progetto è patrocinato dalla Regione Lombardia con il contributo del Comune di Milano.
La Fondazione ha ritenuto di dedicare all’antenata di famiglia, per questo significativo anniversario un monumento. Questa straordinaria eroina del risorgimento, è vissuta nella sua giovinezza a Palazzo Trivulzio, Palazzo Belgiojoso (Milano) e Villa Belgiojoso Brivio Sforza (Merate).
La statua, che segna un importantissimo traguardo, ritrae Cristina Trivulzio di Belgiojoso interpretata dallo scultore Giuseppe Bergomi sulla base della documentazione iconografica raccolta dalla Fondazione Brivio Sforza ed è stata installata in Piazza Belgioioso, angolo caratteristico della Milano settecentesca, a pochi passi dal Duomo e da Piazza della Scala.
Cristina Trivulzio era una donna audace, che non temeva ostacoli e difficoltà. Nata a Milano il 28 giugno 1808, Cristina vive nel pieno del Risorgimento italiano.
Nel 1829 diventa attivista politica nella sezione femminile della Carboneria (le Giardiniere). Pochi anni dopo, vive l’esilio entrando in rapporti con la Giunta liberatrice italiana a Marsiglia nel 1831.
Nel 1832 apre a Parigi uno dei maggiori salotti culturali dell’epoca e successivamente, tornata in Italia, partecipa alle insurrezioni di Milano e di Roma del 1848-49.
Come attivista sociale, costruisce asili, scuole, cucine comuni, abitazioni per i contadini a Locate, crea e dirige le Ambulanze militari (proto Croce Rossa) nella Roma assediata.
Importantissimo anche il suo contributo come scrittrice, giornalista ed editrice. Dal 1842 pubblica opere di carattere filosofico, storico, religioso e dal 1845 fonda quotidiani e periodici che dirige tra Francia e Italia. Grande viaggiatrice e imprenditrice, crea un’azienda agricola in Cappadocia nel 1850 e compie un viaggio del Medio Oriente sino a Gerusalemme nel 1852.